Regia: Carlos Saldanha
Anno: 2011
Dagli Stati Uniti al Brasile in compagnia di un timido pappagallino blu.
Dopo il successo dell’Era Glaciale (diretto da Carlos Saldanha e Chris Wedge nel 2005) e Ortone e il mondo dei Chi (Jimmy Hayward e Steve Martino nel 2008) ,nel 2011 Blue Sky Studio presenta Rio diretto dal brasiliano Carlos Saldanha.
Rio racconta la storia di Blu (voce italiana di Fabio de Luigi) un piccolo esemplare di ara brasiliano che, rubato al suo habitat naturale, si trova un giorno ad affrontare il suo passato e le sue paure. Blu trascorre la sua infanzia accanto alla sua padroncina e amica Linda (Chiara Gioncardi), in una piccola cittadina del Minnesota. Viene cresciuto come un animale domestico fino al giorno in cui alla libreria di Linda si presenta Tulìo (Emiliano Coltorti), un ornitologo brasiliano. Tulìo spiega a Linda che Blu rappresenta l’ultimo esemplare della sua specie, insieme all’ esemplare femmina Jewel (Victoria Cabello), e prega Linda di seguirlo a Rio De Janeiro per poter far accoppiare i due animali. Linda e Blu partono quindi alla volta del Brasile e scoprono che il loro soggiorno non sarà breve. Blu e Jewel vengono rapiti da una banda di trafficanti. Per salvarsi i due pappagalli faranno affidamento all’aiuto di nuovi amici e Blu dovrà affrontare la sua paura di volare. Il film si conclude con un happy ending tipicamente americano.
Rio è stato accolto con critiche positive e si è guadagnato una nomination agli Oscar del 2012 per la Migliore Canzone.
I personaggi principali di Rio tendono all’evoluzione e il cambiamento per tutta la durata del film. Nella prima metà della storia avremo la coppia Blu e Linda, due grandi sognatori, che abituati a vivere in un quotidiano ripetitivo non sono pronti per affrontare le novità. L’incontro con la coppia Tulìo e Jewel ,che rappresentano l’avventura e l’imprevisto, da inizio alla seconda parte del film con nuovi schemi narrativi e nuove relazioni.
Le nuove coppie hanno la particolarità di essere composte da personaggi che si compensano a vicenda. Linda ama gli animali e vuole evitare l’estinzione della specie ma allo stesso tempo è spaventata da un viaggio imprevisto in un paese lontano. A compensare questa paura ci sarà Tulìo con il suo entusiasmo e la sua passione per la natura. Blu deve invece affrontare due grandi paure: l’incontro con i suoi simili e la paura di volare. Jewel con il suo istinto e la sua furbizia insegna a Blu che per sopravvivere nelle Favelas ci vuole coraggio.
Applicando lo schema narrativo dello studioso russo Vladimir Propp al film Rio si avrà: Blu l’eroe a cui è stato affidato il compito di impedire l’estinzione della specie. Tullio il mandante della missione e aiutante insieme a Linda. Miguel e bracconieri gli antagonisti. Jewel, oggetto del desiderio, prima ostacolo e poi aiutante di Blu.
A questo prima schema bisogna aggiungere, come già accennato prima, l’incontro tra i personaggi che da vita a sequenze narrative parallele e indipendenti. Blu deve imparare a volare per potersi salvare e salvare Jewel. Linda deve affrontare numerosi imprevisti per ritrovare Blu e salvare la specie.
I temi principali del film sono la diversità, il viaggio (reale/ideale) dell’eroe per scoprire le proprie origini, l’amicizia e l’amore, il cambiamento e l’adattamento in un nuovo gruppo. Gli stessi temi che la Dreamsworks e la Walt Disney portano sullo schermo rispettivamente nel 1999 e 2005 con i film Tarzan e Madagascar.
Tarzan è la storia leggendaria di un cucciolo di uomo adottato e cresciuto da una mamma gorilla nella foresta. Madagascar è la storia di quattro animali fuggiti dallo zoo di Manhattan e ritrovatisi per sbaglio nel loro habitat naturale sull’isola dell’Oceano Indiano.
Il film della Walt Disney è come al solito accompagnato da una colonna sonora (scritta da Phil Collins) di forte impatto emotivo, un disegno curato nel dettaglio e un finale che porta l’amore a trionfare sul diverso e l’avidità.
Madagascar è un film adulto e per questo nei suoi personaggi conviveranno lato buono e lato oscuro; il finale lascerà sempre un senso di amarezza. Con la Walt Disney avremo animali molto simili alla realtà, mentre alla Dreamworks gli animali saranno più dei pupazzi antropomorfi. Dreamworks è una delle case di produzione insieme alla Pixar e Blue Sky Studio che si distacca dallo stile classico disneyano.
Dove collocare quindi Sky Studio e Rio? Nell’Era Glaciale e Rio possiamo notare una volontà della produzione di provocare simpatia nello spettatore utilizzando dei personaggi insicuri e goffi. La stessa cosa avviene alla Walt Disney dove l’eroe della storia non conoscerà coraggio e trionfo se non nel finale ,dopo aver affrontato tutte le sue paure. La Dreamworks invece porta sullo schermo personaggi dalla psicologia reale e non si preoccupa di suscitare antipatia nello spettatore. In Rio, come in Madagascar, la grafica è curata ma non così realistica come nei film disneyani. Sky Studio è quindi una via di mezzo tra disneyana simpatia e dreamworksiano realismo.
Rio è un piacere per gli occhi con i suoi accostamenti di colori luminosi, i movimenti di personaggi fluidi e le lunghe panoramiche. La colonna sonora sa divertire nel momento giusto senza riempire il film con uno scontato sound latino. Il cast è giovane e simpatico. Contro: come con la Walt Disney lo spettatore è ormai così abituato al personaggio tipo che riesce ad indovinare facilmente sequenze e finale. Il film sarebbe stato un successo se avesse approfondito le difficoltà di Blu nell’ affrontare le sue origini e il tema dell’adozione. Il film non riesce a riproporre la complessità psicologica della saga L’era Glaciale.
Rio è un film simpatico e rassicurante per uno spettatore senza pretese, più apprezzabile nella versione originale con le voci di Jesse Eisenberg e Anne Hatheway.