Regia: Genndy Tartakovsky
Anno:2012
Presentato in anteprima al View Fest 2012 di Torino, Hotel Transylvania è atteso in tutte le sale dall’8 novembre.
Genndy Tartakovsky è passato alla grande animazione. Dopo il successo delle serie televisive Samuray Jack e Dexter’s Laboratory, Tartakosvsky sceglie di dirigere un progetto della Sony Pictures Animation in cantiere dal 2006. In America, ha già raggiunto il record di incassi nel primo weekend.
Hotel Transylvania accoglie mostri leggendari sotto lo stesso tetto: Dracula (voce originale, Adam Sandler) padre iperprotettivo, Mavis (Selena Gomez) la figlia impaziente di conoscere il mondo, Wayne (Steve Buscemi) il lupo mannaro portato all’esaurimento dai suoi figli, il signore e la signora Frankenstein (Kevin James e Fran Dresher, per noi Francesca Cacace), l’Uomo Invisibile (David Spade) e la Mummia (Ceelo Green). Il loro soggiorno incontrerà qualche turbolenza quando il giovane umano Jonathan (Andy Samberg) capiterà per sbaglio nell’Hotel…
Tutto il film ruota intorno ai temi dell’incontro di due mondi diversi e il confronto tra vecchie e nuove generazioni. Saranno infatti i mostri ad aver paura di Jonathan e di tutto il genere umano. Mentre Dracula sarà costretto a rivedere il suo rapporto con Mavis alla luce dei cambiamenti sociali.
“It was hard and easy at the same time” commenta Tartakovsky su MTV Geek. Da televisione a cinema, da seriale a storia autoconclusiva, il salto è enorme.
Il regista però non è stato l’unico ad aver affrontato la sua prima esperienza in animazione con un film sul popolo dei mostri. Nel 2001 un giovane animatore debutta in regia nella casa di produzione competitor Pixar. Il regista si chiama Peter Docter e il film porta il titolo di Monsters&Co.
Tra i due registi esistono numerose differenze. Tartakovsky arriva al cinema dopo una lunga esperienza nel medium televisivo. Docter proviene dalla famosa CalArts (la scuola di Walt Disney) e ha alle spalle una lunga carriera prima nei Walt Disney Studios e poi in Pixar.
Si può dire che Tartakovsky sta a Docter, come Tex Avery sta a Walt Disney. I due debuttanti infatti rispecchiano due modi opposti di concepire l’animazione. In Tartakovsky, come in Tex Avery, prevalgono il Character Design caricaturale, i movimenti esasperati e le inquadrature azzardate. In Pete Docter prevalgono l’estetica ricercata, la compostezza, l’equilibrio dei piani.
Hotel Transylvania e Monsters&Co. hanno in comune però un ottimo script. I personaggi sono convincenti e le sceneggiature sono equilibrate tra momenti comici e drammatici.
Peter e Tartakovsky si avvicinano alla regia con due diversi approcci e in due momenti diversi della storia dell’animazione 3D. In entrambi i casi il risultato è ottimo.
Sony Pictures Animation si conferma all’altezza dei suoi precedenti successi (Surf’s Up, 2007; Piovono Polpette, 2009 e Arthur Christmas, 2011).
Hotel Transylvania è un film per tutta la famiglia. Diverte e soddisfa soprattutto il pubblico adulto per il suo modo originale di raccontare le relazioni umane. Va detto però che il doppiaggio italiano non riesce a riproporre l’eccellente performance del cast americano.
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