Espiazione di McEwan: quando i libri incontrano il cinema e diventano arte

Espiazione

Espiazione di McEwan: quando libri incontrano il cinema e diventano arte. Espiazione è un romanzo del 2001 da cui è stato tratto un film uscito nelle sale nel 2007. La pellicola,  diretta da Joe Wright è forse uno dei più riusciti adattamenti cinematografici.

Forse perché libro e film hanno mantenuto gli stessi sentimenti e lo stesso intento di approfondire l’animo umano in tutte le sue forme, anche quando costringe a guardare qualcosa che si vorrebbe dimenticare. Perché è solo facendo emergere le emozioni che si riesce a superare i traumi ed espiare le proprie colpe. L’arte nasce dalla repressione ma. al tempo stesso, l’arte può essere terapeutica.

Espiazione: è meglio il libro o il film?

Quante volte vi siete sentiti chiedere “Ma è meglio il libro o il film?” Personalmente ho sempre odiato questo genere di paragoni, come se si dovesse a tutti i costi innalzare una forma espressiva a discapito dell’altra. Non è forse più proficuo, invece, trarre il meglio dalle due diverse forme espressive? Quasi fossero due versioni della stessa storia. A patto, però, che l’una rispetti gli intenti dell’altra.

Mai come in questo caso il regista Joe Wright e lo scrittore Ian McEwan sembrano capirsi e completarsi a vicenda.

Qual è lo scopo di uno scrittore? Cosa spinge una persona a mettere nero su bianco le proprie riflessioni, le proprie fantasie e i pensieri più intimi e personali? Un poco di follia, sicuramente, ma anche l’innata propensione a capire le cose raccontandone agli altri. Un po’ come se servisse a dipanare la matassa dei sentimenti spostandola pian piano dal cuore ad un foglio bianco.

Ian Mcewan è uno scrittore che sa cogliere tutta la gamma dei sentimenti dei suoi personaggi. Sa leggerne il cuore e poi va, giù, ancora più nel profondo. Nei suoi libri non troverete semplificazioni di archetipi narrativi, ma persone vere che lottano per affermarsi e trovare il loro posto nel mondo. E non importa che siano eroi di guerra destinati a perire in battaglia o ragazzine pervase dal fuoco della scrittura.

Nel libro Espiazione di McEwan la narrazione è funzionale alla trama che è sempre avvincente ma, al tempo stesso, intimista e particolarmente attenta ai sentimenti. La scrittura è la vera protagonista, a partire dalla voglia di raccontare della piccola Briony che scrive testi teatrali coinvolgendo tutti i cugini fino al libro nato e pensato per espiare una colpa altrimenti indicibile, passando per una lettera scritta e mai recapitata.

Espiazione: la trama

Siamo in Inghilterra ed è il 1935, In una calda giornata estiva la tredicenne Briony Tallis decide di coinvolgere i cugini e mettere in scena la sua più recente opera letteraria. La sua famiglia la ama e asseconda il suo talento. Tutto sembra andare per il meglio e la vita dei personaggi prosegue serena e un po’ indolente. L’arte di raccontare di una tredicenne può essere tanto superba quanto acerba. Briony commette un terribile errore di valutazione e la sua falsa accusa avrà gravissime conseguenze sulla vita della sorella e dell’uomo che ama.
A tredici anni si vede tutto bianco o nero ed è difficile capire le mille sfumature di un amore un po’ urlato ed esibito, un po’ nascosto. Keira Knightley sa essere una Cecilia elegante, civetta, passionale. Perfettamente incastonata nell’ambiente ricco e formale, ma mai del tutto conforme.

Forse è proprio questo suo lato del carattere a confondere l’acerba sorellina che, in preda al desiderio di giustizia, compie un gesto avventato che rovinerà la vita di molte persone, compresa la sua.

A dover pagare il prezzo più caro sarà sicuramente, Robbie Turner il fidanzato di Cecilia interpretato da James McAvoy. Verrà accusato di stupro e sarà costretto a partire per la guerra. Un modo crudele per espiare una colpa non commessa.

Briony, dal canto suo, cercherà per anni di porre rimedio al suo errore. Crescerà, diventerà una scrittrice affermata e passerà tutta la vita a cercare di vedere tra le pagine dei suoi libri le mille sfumature di grigio che possono raccontare un amore vero.

Libro e film si equivalgono perché entrambi hanno deciso di andare ben oltre la semplificazione narrativa e di non rinunciare al nero più profondo, alla luce più abbagliante e, nel mezzo, a tutte le gradazioni necessarie alla crescita di un personaggio vero e autentico.