Il Bellaria Film Festival 2013 (30 maggio-2 giugno 2013) è uno degli appuntamenti che gli appassionati del genere documentario non dovranno mancare per nessuna ragione.
La rassegna affronta la macro categoria della produzione documentaria a partire da una prospettiva cross-mediale, multidisciplinare. A fianco delle sezioni competitive e non dedicate alle varie sottocategorie della produzione documentaria di tipo filmico, infatti, il Bellaria Film Festival dedica una speciale sezione competitiva (Concorso Radio Doc) al documentario radiofonico, caso credo unico nel panorama nazionale.
Per quanto riguarda le opere filmate, sotto la direzione artistica di Fabio Toncelli, sono state create tre sezioni competitive di cui una, Italia Doc, dedicata specificamente alle produzioni filmiche di tipo documentario italiane e non, una riservata ai cortometraggi, intitolata CortoConiglio, i cui lavori in concorso vengono selezionati tra quelli inviati dagli ascoltatori della trasmissione radiofonica “Il Ruggito Del Coniglio”, e la già citata sezione dedicata ai documentari radiofonici (Radio Doc).
Quasi duecento le opere inviate per la selezione iniziale, durissima, che ne ha scremato una rosa di quindici, sul cui livello qualitativo il direttore non nutre dubbi, soprattutto a dispetto di quella forma di «vera e propria miopia», definizione sua, che continua a tenere il documentario ai margini delle programmazioni palinsestuali e e a rubricarlo, snobisticamente, come genere minore, anche sul fronte qualitativo.
L’offerta del festival si amplia attraverso la creazione di una serie di importanti eventi paralleli, di natura non competitiva e di grande valore filmico, come la rassegna dal titolo Panorama Internazionale, che nasce come forma collaboartiva con il Biografilm Festival e che quest’anno consta della proiezione di tre documentari premiatissimi: Queen of Versailles di Lauren Greenfield (USA, 2012), The pirate Bay-Away from Keyboard di Simon Klose (Svezia/Danimarca/Norvegia/UK/PaesiBassi/Germania, 2013) e Ai Weiwei: Never Sorry, di Alison Klayman (USA 2012), che ci restituiscono altrettante storie straordinarie, seppure in modi diversissimi.
Di appeal non certo minore per i cinefili incalliti anche quest’anno la sezione Buon Compleanno, che stavolta festeggia i cinquant’anni del mitico Ro.Go.Pa.G., del 1963, il film a episodi diretto da Rossellini, Godard, Pasolini e Ugo Gregoretti, il quale sarà ospite d’eccezione per la serata della proiezione.
La Storia (con la maiuscola) e le sue molteplici storie (con la minuscola) faranno invece da tema-guida per la rassegna non competitiva Le Opere e i Giorni che quest’anno ritrova lacerti del passato recente del nostro pese nei racconti di figli e nipoti di uomini che in qualche modo a questa storia hanno preso parte, nel bene e nel male. Il Generale Dalla Chiesa attraverso gli occhi della nipote, il militante di estrema destra Giralucci caduto per mano delle Brigate Rosse nel ’74 nella ricostruzione che ne fa la figlia. Lavori ad elevato tasso emotivo, di grande levatura documentaria, come ha sottolineato Toncelli nella conferenza stampa.
Durante la conferenza di presentazione del festival il direttore artistico non ha mancato di rimarcare l’importanza primaria che i saperi di tipo tecnico-artgianale rivestono nell’economia creativa e produttiva del film documentario, che è un: «Saper fare, oltre che saper dire» e con questo ha voluto ribadire l’assoluta importanza che lui e gli altri organizzatori attribuiscono al nutrito programma di workshops e seminari che, al pari delle proiezioni filmiche, costituiscono parte integrante del programma. Attraverso collaudati pecorsi didattici, e con la collaborazione di sperimentati professionisti di settore, si analizzeranno le procedure linguistiche e le specifiche grammatiche di sottogeneri documentari come il documetario scientifico, il mockumentary, si tratteranno problemi di tecnica filmica in generale e in relazione all’utilizzo di softwares specifici, si parlerà di crowdfunding e streaming web, di Adobe Premiere, di didattica nelle scuole e di tecniche di correzione del colore…insomma chi più ne ha più ne metta.
Durante la serata del 31 maggio il regista Daniele Vicari ritirerà il Premio Casa Rossa alla Carriera, un regista relativamente giovane, come ha sottolineato il direttore artistico, perchè vogliamo che il riconoscimento alla carriera arrivi quando questa carriera è ancora in corso, per il lavoro già svolto e come viatico per un futuro di grande soddisfazione professionale e artistica.
Vinicio Capossela e Ivano Marescotti, invece, animeranno la serata del 2 giugno, incontreranno il pubblico e presenteranno entrambi un documentario. La Faccia Della Terra titola quello girato da Capossela con Andrea Segre in e sulla Grecia, mentre Marescotti ci propone Viaggetto Nella Pianura, scritto e diretto dal duo Conversano–Grignaffini.
Decisamente consigliato.