Noi siamo infinito è il perfetto adattamento cinematografico del romanzo Ragazzo da parete dell’autore, nonché regista del film, Stephen Chbosky.
L’ambientazione scelta è la periferia di Pittsburgh degli anni Novanta. Per catapultarci in quegli anni il regista si serve di diversi espedienti: da una perfetta scenografia agli abiti, passando, inevitabilmente, attraverso la musica.
Chbosky ritorna adolescente e scava negli archivi musicali di quel periodo, ripescando le hit più gettonate senza tralasciare però numerosi riferimenti ai grandi del rock.
Tutto il film ruota attorno alla colonna sonora e i personaggi sono strettamente connessi con essa.
Sam (Emma Watson), nelle scene iniziali, viene presentata come grande amante della musica, citando immediatamente gli Smiths, colonna portante del film.
Ogni momento della narrazione è colmo di elementi musicali; tutte le storie d’amore della pellicola, sia le principali che le minori, sono dichiarate attraverso le cassette miste che raccolgono brani sentimentali.
Spesso nelle parole dei protagonisti si scorge un grande interesse per la cultura musicale e per ciò che rappresenta; ad un certo punto sentiamo Patrick (Ezra Miller) alzare il volume dell’autoradio affermando di voler sfondare le orecchie dei passeggeri perché “così dev’essere, questo è rock!”.
Le canzoni funzionano anche da legante e svolgono, nel film, una funzione sociale.
Il timido protagonista Charlie (Logan Lerman), desideroso di fare amicizia con le nuove persone appena conosciute, utilizza la musica e la compilation regalatagli da Sam per “partecipare attivamente”.
Il filo conduttore del film è legato ad una canzone principale, “Heroes” di David Bowie, che segna il crescere del sentimento tra Charlie e Sam.
I ragazzi sentono queste note sconosciute per la prima volta percorrendo un tunnel in auto e la grande capacità del regista sta nel rendere quella canzone sconosciuta anche allo spettatore.
Lo stupore nello scoprire, nelle scene conclusive, la proprietà di quella musica colpisce anche il pubblico che rivive il viaggio nel tunnel come perfetta conclusione della formazione dei tre protagonisti.
La cassetta mista del film è incredibilmente ricca e vanta nomi, oltre Bowie, come Sonic Youth e Cocteau Twins, New Order e Dexys Midnight Runners. Il regista gioca con gli stili e alterna ballate, pop e indie, rendendo la musica incostante e mutevole come d’altronde lo sono i personaggi.
Ciò che balza agli occhi, e alle orecchie, è che la pellicola risulterebbe incompleta senza questa adeguata selezione musicale.
In questo bellissimo racconto la musica permette al film di superare la finzione cinematografica riportandoci agli anni Novanta e lasciando spazio ai ricordi.
1. Could It Be Another Change – The Samples
2. Come On Eileen – Dexys Midnight Runners
3. Tugboat – Galaxie 500
4. Temptation – New Order
5. Evensong – The Innocence Mission
6. Asleep – The Smiths
7. Low – Cracker
8. Teenage Riot – Sonic Youth
9. Dear God – XTC
10. Pearly-Dewdrops’ Drops – Cocteau Twins
11. Pouter – Michael Brook
12. Heroes – David Bowie
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