Comparendo in molti romanzi, serie tv e film sul grande schermo, i vampiri sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo. Questi esseri immortali nonostante l’insaziabile sete di sangue, hanno conquistato il pubblico avvolgendolo in un alone di tenebra e mistero.
Ma che cosa accadrebbe se un vampiro fosse il protagonista di una soap opera alla Beautiful?
L’idea, venne al produttore americano Dan Curtis, che nel 1966 creò la soap opera Dark Shadows. Contro ogni previsione, la telenovela riuscì a conquistare molti amanti del genere, fu infatti trasmessa per ben cinque stagioni e in seguito vi furono tratti diversi film e spin off.
La storia descrive l’amore tra il giovane e ricco ufficiale Barnabas Collins e la bella e sensuale domestica Angelique Bouchard, che decisero di sposarsi dopo qualche settimana di sfrenata passione. Col tempo però, Angelique scoprirà che il suo amato, partito per ottenere la benedizione da parte del padre, ha chiesto in moglie Josette, la sua padrona. Così, accecata dalla gelosia e ancora innamorata perdutamente del suo promesso, per riottenere il suo amore, ricorrerà alla magia nera. Col tempo riuscirà ad impedire le nozze, ma anche a farsi odiare da Barnabas che dopo averla sposata, solo per mettere fine alla sua crudeltà, cercherà di ucciderla. Angelique però, diventata ormai una potente strega al servizio dello Spirito Oscuro lo trasformerà in un vampiro.
Il libro Dark Shadows, pubblicato dalla Tre60, è scritto da Lamar Rickey Hankins, o meglio conosciuta come Lara Parker, l’attrice che nel 1971 ottenne il ruolo di Angelique in uno dei film. Negli anni Novanta decise di abbandonare del tutto i riflettori, per dedicarsi alla scrittura. Pubblicò così, la trilogia di Dark Shadows, incentrata sulla vita della bella e perfida Angelique. La trama racconta infatti, la sua tragica infanzia costellata di abusi e magia nera, con uno dei più classici espedienti letterari, apprendiamo il tutto dal suo diario personale ritrovato da Barnabas.
In Dark Shadows, compaiono riti woodoo, potenti incantesimi di magia nera, zombi disturbati dal loro sonno profondo e antichi Dei venerati dalle popolazioni caraibiche. Il tutto però, viene descritto in modo noioso e senza coinvolgere il lettore che con il tempo invece di proiettarsi nelle vicende del libro rischia di annoiarsi.
“Non hai ancora vinto, Barnabas, perché non sono morta! E sappi che, finchè respirerò, cercherò vendetta. Ti maledico, Barnabas Collins! Volevi la tua Josette, ebbene ora l’avrai. Ma non come speravi. Non avrai mai pace e non potrai più amare qualcuno. Perché chiunque ti amerà poi morirà: questa è la mia maledizione. Per l’eternità!”
Nel 2012 il regista Tim Burton, ha deciso di riportare sul grande schermo Dark Shadows, non riscuotendo particolare approvazione da parte del pubblico. Nonostante il cast di nomi celebri (Johnny Depp, Eva Green e Michelle Pfeiffer) e qualche battuta di spirito, il film non coinvolge gli spettatori, a differenza dei luoghi colmi di magia e avvolti dalle tenebre evocati dal libro (e dalla fortunata soap opera).